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giunela.
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di Rosalba Castelletti
In tanti stanno approfittando dell’offerta di JetBlue: 600 euro per un mese di voli illimitati negli Usa. E stanno documentando tutto sul web
Quando a metà agosto la compagnia aerea JetBlue ha lanciato l’offerta irripetibile “All-you-can-jet”, 599 dollari (411 euro) per un mese di voli illimitati negli Stati Uniti, in tanti hanno colto “al volo” l’occasione tanto che il pass è rimasto in vendita due giorni in meno rispetto ai dieci inizialmente previsti.
C’è stato poi chi, come Clark Dever e Joseph DiNardo, 25 anni a testa, ha pensato di sfruttare al massimo l’offerta pianificando una tappa al giorno: 24 voli per 28 città, 12 ore per città. Un vero e proprio giro degli Usa in 30 giorni, per parafrasare Jules Verne. Dall’8 settembre, giorno in cui il voucher “Aycj” è diventato attivo, è possibile seguire le loro peripezie non solo sul loro sito web "Twelve hours a city", ma anche su Facebook (facebook.com/12hrs) o sui loro rispettivi account su Twitter (twitter. com/clarkdever e twitter.com/joedinardo). Solo negli ultimi tre giorni hanno volato da Tampa a New York, da New York a Boston per giungere oggi a San Diego.
Dormono — ammettono i due che si conoscono sin dai tempi del college — appena due o tre ore a notte, «normalmente tra l’ora di chiusura dei bar e l’ora di partenza dei voli». Poco male: per «ragazzi normali senza un mucchio di soldi» come si sono descritti ai microfoni dell’Abc, Clark fotografo e Joe responsabile del reparto vendite di una compagnia di servizi finanziari, si tratta comunque «dell’occasione che capita una volta nella vita». Stimando 200 euro a volo, fuori dalla promozione, il loro viaggio sarebbe costato 10mila dollari.
Anche Blake Benthall, aspirante musicista e sviluppatore web freelance, ha fatto lo stesso calcolo. Il suo itinerario conta 13 tappe da New York a San Diego passando per Chicago e Houston. Un piano di viaggio meno intenso rispetto a quello della coppia d’amici, ma in compenso Benthall si è posto un altro non meno ambizioso obiettivo: comporre e registrare una canzone per volo. A seguire i suoi aggiornamenti su twitter (twitter.com/blakeeb) o sul suo sito web jethobo.com, non sempre però l’orario dei voli o la turbolenza hanno favorito l’ispirazione.
Greg House invece ha pensato di approfittare dell’offerta per fare tappa in 24 città facendo ben 45 scali per raccogliere fondi per finanziare una scuola elementare per orfani fondata dai suoi genitori in un villaggio in Zambia. Il tutto sempre raccontato sul suo sito
I viaggiatori "all-you-can-jet" che stanno documentando i loro viaggi su Internet sono così tanti che Jennifer Milano ha pensato di creare un sito (599club.com) dove coloro che erano riusciti ad accapparrarsi il pass potessero condividere esperienze e informazioni, pianificare voli insieme e persino scambiarsi casa.
C’è chi su Internet ha persino trovato lo sponsor. Brandan Ross, un ventottenne texano, non si sarebbe potuto permettere i 600 dollari per il pass. È stato il magazine Wired a comprarglielo, a patto che Ross non lasciasse l’aeroporto e non trascorresse le notti in hotel e trascorresse un mese da "Terminal man", come il personaggio interpretato da Tom Hanks nel film omonimo.
"Ovviamente è molto stancante e a momenti una dura prova. Ma anche se non lascio mai gli aeroporti — racconta Ross — è interessante vedere così tanti posti diversi e incontrare così tanta gente differente".
E le docce? "Ehm... uso alcuni trucchi imparati in campeggio». Un problema che lo accomuna a Clark e Joseph. «La nostra più grande preoccupazione è trovare un posto dove fare una doccia", dice Dever. "Ma fatta questa eccezione, è tutta un’avventura, stancante sì, ma pur sempre eccitante". ()
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denise83.
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o dio ma non la fanno più questa cosa? arrivo sempre tardi 
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rolex.
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CITAZIONE (denise83 @ 16/6/2010, 15:57)o dio ma non la fanno più questa cosa? arrivo sempre tardi
heeheheh magari :-).