Honduras

Rientrati turisti da Roatan

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  1. sealove
     
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    MALPENSA - L'aereo proveniente dall'Avana è atterrato sulla pista di Malpensa stamattina alle 8 in punto, dopo un viaggio di undici ore. Dal velivolo della compagnia Blu Panorama sono scesi stanchi ma sollevati i turisti italiani che erano rimasti bloccati in Honduras a seguito del colpo di stato. Ad attenderli, una piccola folla di familiari e parenti quasi più preoccupati dei turisti che hanno dovuto interrompere la loro vacanza e che comunque, considerata la situazione, sono stati ben contenti di rimettere piede sul suolo italiano. Un altro gruppo di un centinaio di persone e' sbarcato nello scalo romano di Fiumicino.

    SOSPESE LIBERTA' COSTITUZIONALI
    TEGUCIGALPA - Il Parlamento dell'Honduras ha approvato la sospensione provvisoria di numerose libertà costituzionali per la durata del coprifuoco imposto fino a fine settimana nel paese centroamericano, dove un colpo di stato militare ha destituito il presidente Manuel Zelaya. La "restrizione parziale" è stata proposta dal Governo ed approvata dal Parlamento, spiegano due deputati honduregni. "La misura autorizza a mantenere persone in detenzione provvisoria per più di 24 ore e sospende garanzie come la libertà d'associazione e di riunione, così come il diritto alla libera circolazione", riferisce Doris Gutierrez, del partito di destra Unificazione democratica.



    WASHINGTON - Il presidente dell'Honduras Manuel Zelaya, estromesso domenica da un colpo di stato, ha cambiato oggi i suoi piani di sollecito ritorno in patria in seguito alle minacce di arresto da parte dei golpisti e si è recato a Panama per l'insediamento del collega panamense Ricardo Martinelli, dopo una breve visita a Washington dove ha avuto colloqui con esponenti del Dipartimento di Stato e al quartier generale dell'Osa (Organizzazione degli Stati Americani) nella capitale statunitense. Zelaya, che aveva ottenuto ieri anche il sostegno dell'Assemblea Generale dell'Onu, aveva espresso l'intenzione di tornare presto in Honduras, insieme ad una delegazione di esponenti dei paesi dell'OSA. Ma ha rinviato il ritorno dopo l'ultimatum di 72 ore dato dall'Osa ai responsabili del colpo di stato per il reintegro in carica del presidente deposto, pena l'espulsione dell'Honduras dall'organizzazione.

    Anche l'amministrazione Obama considera Zelaya il legittimo presidente dell'Honduras. Il portavoce della Casa Bianca, Robert Gibbs, ha detto oggi che Zelaya si è incontrato ieri a Washington, mentre si trovava all'Osa, con l'assistente segretario di stato Tom Shannon e con Dan Restrepo, un esponente del Consiglio per la Sicurezza Nazionale della Casa Bianca. Nello stesso tempo il Pentagono ha annunciato il rinvio di una operazione militare congiunta che avrebbe dovuto condurre con le forze dell'Honduras.

    "Stiamo continuando a sorvegliare la situazione - ha detto oggi il portavoce della Casa Bianca - Risponderemo agli sviluppi ma per il momento stiamo cercando di capire cosa può accadere anche alla luce della scadenza fissata dall'Osa". Il portavoce ha sottolineato che esista una 'carta dell'Osa che stabilisce diritti, regole e responsabilità relative ai governi democratici: si è ovviamente verificata una violazione e l'Osa, con l'aiuto degli Stati Uniti, ha reagito a questa violazione". Per quanto riguarda la delegazione che verrebbe inviata negli Usa dai responsabili del colpo di stato, il portavoce americano ha detto che non sono previsti incontri né col Dipartimento di Stato né con la Casa Bianca. Nello stesso tempo diversi paesi dell'Europa (fra cui l'Italia) e dell'America Latina hanno richiamato i loro ambasciatori in Honduras "per consultazioni" in segno di protesta per quanto accaduto nel paese.
     
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